Ambliopia e miopia nei bambini

La salute visiva dei bambini è un tema sempre più centrale, soprattutto in un’epoca in cui l’uso quotidiano di dispositivi digitali ha un impatto diretto sugli occhi e sulla qualità della visione. 

Negli ultimi anni la ricerca in ortottica e oftalmologia ha introdotto nuove tecnologie e trattamenti innovativi che stanno rivoluzionando l’approccio a due delle condizioni più diffuse: l’ambliopia (detta anche “occhio pigro”) e la miopia

Oculus Hub integra queste novità nei propri servizi, con l’obiettivo di offrire percorsi terapeutici all’avanguardia e personalizzati.

Ambliopia: la terapia interattiva con occhiali e tablet

Tradizionalmente, l’ambliopia veniva trattata con la classica benda sull’occhio migliore, una terapia spesso vissuta con difficoltà dai bambini e dalle famiglie. Oggi è disponibile un approccio innovativo che sfrutta la tecnologia per rendere il percorso più efficace e, soprattutto, più interessante e attrattivo per i piccoli pazienti.

Il trattamento prevede l’utilizzo di occhiali con filtri colorati (uno rosso e uno blu), collegati tramite un dispositivo di eyetracker a un tablet. Il software, impostato in base alla prescrizione dello specialista, crea uno spot di soppressione sull’occhio migliore, modulabile in grandezza e durata in base al livello di ambliopia.

La vera rivoluzione sta nell’esperienza del bambino: sul tablet può giocare, guardare cartoni, studiare o vedere film, trasformando la terapia in un’attività piacevole e coinvolgente. Il dispositivo riconosce automaticamente se il bambino distoglie lo sguardo e sospende il funzionamento fino a quando la fissazione non viene recuperata, garantendo un allenamento realmente efficace.

Un ulteriore punto di forza è il monitoraggio remoto da parte dello specialista (oculista o ortottista), che può seguire i progressi e adattare i parametri della terapia. Tra i professionisti abilitati alla prescrizione di questa innovazione c’è anche Federica Tortelli, ortottista e fondatrice di Oculus Hub.

Miopia: il contributo del MiopyaMaster

Un altro campo in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante è la gestione della miopia nei bambini. Il MiopyaMaster è uno strumento avanzato che, oltre a misurare il potere refrattivo dell’occhio come un comune autorefrattometro, consente di rilevare la lunghezza assiale del bulbo oculare. Questo parametro è fondamentale per monitorare la progressione della miopia, soprattutto in età evolutiva.

Grazie ai dati raccolti e all’inserimento di informazioni specifiche come: il tempo trascorso all’aria aperta, la presenza di alterazione negli assi visivi (strabismo), la familiarità e il tempo trascorso nelle attività da vicino, il MiopyaMaster è in grado di predire l’andamento della miopia fino all’età adulta. Questo consente di programmare strategie terapeutiche più mirate e di sensibilizzare genitori e bambini sull’importanza di buone abitudini visive.

Lenti per il controllo della progressione miopica

Accanto agli strumenti diagnostici, oggi sono disponibili lenti oftalmiche progettate per rallentare la progressione della miopia nei bambini e negli adolescenti. Non si tratta di una cura definitiva, ma di un metodo efficace per ridurre significativamente l’aumento annuale del difetto visivo.

Gli studi dimostrano che queste lenti possono contenere la progressione a circa 0,25/0,50 diottrie l’anno, contro aumenti che spesso superano 1 diottria in assenza di trattamento. Sono indicate a partire dai 5-6 anni, periodo critico per lo sviluppo visivo, e non presentano particolari controindicazioni, salvo nei casi di ambliopia severa non trattata o di strabismi non compensati.

Il principio alla base è quello del “defocus periferico”: mentre al centro della lente viene rispettato il potere di correzione necessario, le zone concentriche periferiche sono progettate per indurre una messa a fuoco controllata, riducendo lo stimolo che favorisce l’allungamento eccessivo del bulbo oculare.

L’approccio di Oculus Hub

Da Oculus Hub, queste innovazioni non vengono considerate come soluzioni isolate, ma come parte di un percorso multidisciplinare che coinvolge ortottisti, oculisti e altri specialisti dell’hub. L’attenzione è sempre rivolta alla personalizzazione: ogni bambino viene seguito in base alle sue caratteristiche visive, alle abitudini di vita e al contesto familiare.

La collaborazione con i genitori è un aspetto fondamentale: sono loro i primi a supportare il piccolo nel percorso terapeutico e a consolidare le buone pratiche quotidiane suggerite dagli specialisti.

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