Perché parlare (bene) passa anche dagli occhi
Quando si pensa alla logopedia, l’immagine più comune è quella di un bambino che fatica a pronunciare correttamente alcune lettere, o di un adulto che affronta un percorso riabilitativo dopo un trauma neurologico. Quello che spesso sfugge è l’importanza della funzione visiva in tutto questo processo.
Sì, perché parlare, leggere, scrivere e comprendere il linguaggio è anche (e soprattutto) una questione di coordinazione tra cervello, occhi e bocca.
Visione e linguaggio: connessioni che non ti aspetti
La visione non riguarda solo la capacità di “vedere bene”, ma include un insieme di abilità visuo-percettive e motorie fondamentali per lo sviluppo cognitivo e linguistico. Per esempio, un bambino con una scarsa capacità di fissazione o inseguimento visivo potrebbe faticare a stabilire un contatto visivo stabile con l’interlocutore, elemento essenziale per l’apprendimento del linguaggio.
Inoltre, la coordinazione occhio-mano e occhio-bocca incide sullo sviluppo della fonetica, della lettura e dell’articolazione. È frequente che un disturbo visivo non diagnosticato venga erroneamente interpretato come un disturbo specifico del linguaggio, quando invece si tratta di un problema visivo di base che ostacola la corretta acquisizione delle competenze linguistiche.
Disturbi visivi che possono influire sulla logopedia
Alcune condizioni visive possono interferire direttamente con lo sviluppo del linguaggio, specialmente nei bambini. Tra queste:
- Insufficienza di convergenza: può rendere difficile mantenere la messa a fuoco durante la lettura, causando affaticamento e confusione fonologica.
- Strabismo o ambliopia (occhio pigro): riducono la visione binoculare e la percezione dello spazio, ostacolando l’orientamento fonologico e la corretta pronuncia. L’ambliopia in particolare, se non trattata, può alterare la percezione visiva e compromettere la coordinazione tra occhi e cervello.
- Disturbi della motilità oculare: impediscono il corretto inseguimento visivo, necessario per seguire la direzione del testo e per il riconoscimento delle lettere.
- Difetti di vista comuni: come ipermetropia, astigmatismo o miopia, possono influire sulla capacità del bambino di mettere a fuoco i volti delle persone vicine, come quello della mamma, limitando la possibilità di imitare espressioni, movimenti labiali e gesti. Questa difficoltà di focalizzazione può tradursi in una minore stimolazione delle aree del cervello deputate al linguaggio.
Tutti questi problemi, se non corretti, possono compromettere la qualità e l’efficacia del percorso logopedico.
Un approccio integrato: logopedista e ortottista insieme
Per questo motivo, in Oculus Hub ci muoviamo sempre in ottica di promuovere un approccio multidisciplinare alla riabilitazione, che preveda una valutazione ortottica in caso di disturbi del linguaggio, soprattutto nei bambini. L’ortottista, grazie a test specifici, può individuare deficit visivi funzionali che sfuggono a un semplice controllo oculistico e che incidono profondamente sull’apprendimento linguistico.
Quando logopedista e ortottista lavorano in sinergia, il piano terapeutico diventa più efficace. Il trattamento visivo può precedere, accompagnare o integrarsi con le sedute logopediche, accelerando i progressi e riducendo la frustrazione nei pazienti, soprattutto nei più piccoli.
Il ruolo dei genitori e della prevenzione
Anche i genitori giocano un ruolo fondamentale. Spesso sono loro i primi ad accorgersi di difficoltà nella comunicazione, nella lettura o nella scrittura. In questi casi, è importante non fermarsi a una sola valutazione, ma esplorare in modo più ampio l’origine del problema, includendo anche l’aspetto visivo.
Una visita ortottica può fare la differenza: intervenire precocemente su un deficit visivo significa mettere le basi per un migliore sviluppo linguistico e cognitivo.
Una visione d’insieme per parlare meglio
Il legame tra logopedia e visione è reale, anche se ancora (forse) poco esplorato. Ignorarlo significa rischiare di rallentare o compromettere i risultati di una terapia logopedica. Riconoscerlo, invece, permette di adottare strategie più complete ed efficaci.
Da Oculus Hub, crediamo in un approccio olistico alla salute visiva, che metta al centro il benessere globale del paziente. Per questo, nel nostro Hub, c’è forte collaborazione tra figure specializzate per offrire valutazioni e percorsi integrati su misura.


